Fare un film. Significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia.

François Truffaut

domenica 2 dicembre 2012

Intacto

Titolo originale: id.
Juan Carlos Fresnadillo
Spagna - 2001

Trailer (in lingua inglese)

In un deserto sorge un Casinò. Nel suo scantinato vive un uomo - Samuel  (Max von Sydow) - ebreo, anziano, di cui nessuno ha mai visto il volto. La storia ha inizio quando il suo collaboratore - Federico (Eusebio Poncela) - gli annuncia di volersene andare. Samuel tocca la mano di Federico, e qualcosa per lui cambia per sempre. In un letto di ospedale si risveglia un ragazzo - Tomàs (Leonardo Sbaraglia) -  unico sopravvissuto ad un disastro aereo, ritrovato con un mucchio di soldi nascosti addosso. Pochi giorni dopo gli fa visita una poliziotta - Sara (Monica Lopez) - che ha una vistosa citatrice alla gola e lungo il corpo. Ma anche Federico è sulle tracce di Tomàs. Una volta raggiunto, propone al ragazzo un affare e Tomàs decide di seguirlo. L'uomo non sa che Sara è sulle sue tracce, come non sa che la destinazione finale del suo viaggio con Federico è il Casinò di Samuel.
Che cosa hanno in comune questi quattro personaggi? Sono tutti dei sopravvissuti: Samuel all'olocausto, Federico a un terremoto, Tomàs a un disastro aereo e Sara ad un incidente in macchina. Quello che hanno in comune è la fortuna, in un mondo in cui la fortuna è come un bene che si può accumulare, rubare o perdere per sempre.
Meglio non aggiungere altro alla descrizione della trama per non rovinare la visione di questo film, il cui pregio principale è sviluppare in maniera imprevedibile un'idea piuttosto originale, anche se il buon livello dell'inizio non viene mantenuto lungo tutto il film. Dopo la prima mezz'ora in cui lo spettatore brancola nel buio, dopo che i pezzi del puzzle sono andati tutti a posto, il film perde un po' interesse e procede, preciso come un orologio, verso la sua conclusione. Gli eventi si incastrano con una precisione quasi geometrica e irritante, ne fa le spese la suspance e il gusto della scoperta. Rimane comunque un film ben diretto e interpretato, anche se mediocre.
Per Jaun Carlos Fresnadillo è il film d'esordio e, anche se non ha avuto un successo eclatante né gli ha portato alcun premio, gli ha sicuramente aperto le porte del grande pubblico.
Seguono: nel 2002 Psicotaxi, un corto con Alejandro Jodorowsky nei panni di se stesso. Nel 2007 dalla Spagna ci si sposta in Gran Bretagna con 28 settimane dopo (sequel di 28 giorni dopo, Danny Boyle, 2002): sequel, dicono, assolutamente all'altezza del primo film. Nel 2011 si sbarca in America con Intruders, horror-thriller con Clive Owen come protagonista. Prossimo film in calendario, solo annunciato per il momento: Highlander.
E' evidente la predilezione del regista per il genere thriller-horror. Non avendo visto gli altri suoi film non sono in grado di giudicare se il regista abbia saputo sfruttare l'opportunità delle grandi produzioni per realizzare film di qualità, o se piuttosto non sia andato a ingrossare le file dei banali cineasti di thriller-horror americani, e non.

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